Gianni Togni - Chi sono io

Chi sono io

con questa maschera che ho

un manichino da vestire come vuoi

il deserto immenso dentro al cuore mi ha insegnato solo a fingere

non c’è via d’uscita al grande gioco, ad una recita che non cambia mai



Cos’è il domani

senza la tua identità

perché nascondermi

se non ho ucciso mai

vincere o cadere solo conta, tutto il resto sembra inutile

la mia differenza una condanna in questa vita che chiamiamo realtà



Guardo

il mio scorrere lento

tra le rughe del tempo

senza felicità

oh senti, senti

come scende la notte

anche dentro le vene e in fondo all’anima



Chi sono io

e dimmi, tu chi vuoi che sia

farò il buffone, il santo o un tragico Pierrot

con indifferenza rido e piango, mi trasformo, basta un attimo

una bella giacca e una cravatta per nascondere la mia verità



Sogno

una gita sul mare

e mia madre cantava

soltanto per me

oh sento, sento

quel azzurro infinito

quello stare tra braccia che capivano



E grido

ma sei solo uno specchio

un riflesso distorto

tu sei l’assurdità

oh perdo, perdo

mi ritrovo indifeso

stretto tra la mia faccia e la sua immagine



Senti, senti

ecco, è scesa la notte

anche dentro le vene e in fondo all’anima



Chi sono io

Chi sono io